INTERNET
SICUREZZA
E PRIVACY
Il
tema della sicurezza e della privacy nei sistemi informatici ci pone non poche
riflessioni sulla rivoluzione informatica, sulle origini dell’internet, sulla
dimensione sociale,politica, economica commerciale della rete.
In
pochi anni abbiamo assistito a trasformazioni dei computer da macchine “mangia
numeri, nate per effettuare operazioni matematiche troppo complicate per la
mente umana, in macchine “tutto fare” che consentono di scrivere e
immagazzinare milioni di pagine, rispondono al telefono, offrono giochi
interattivi molto realistici
Che
cosa è internet? A cosa serve?
La
grande rete informatica ha assunto nel tempo una notevole importanza poiché
ha la capacità di soddisfare il bisogno
di comunicare. Internet è un sistema astratto, ma può sostituire
telefono,fax,posta,giornali,tv. La caratteristica fondamentale di internet, è
quella di essere una risorsa formativa e luogo di interazione culturale sociale
ed economica, che si può svolgere in un luogo virtuale, accessibile per via
telematica in cui non è indispensabile avere una realtà fisica. Con il
trascorrere degli anni la comunicazione via web ha accentuato le
caratteristiche di strumento di ”comunicazione globale”,mostrando capacità di
adattamento alle necessità improvvise dei suoi utenti. Oggi, la condivisione
delle informazioni su scale sempre più vasta rende complessa l’attività dei
dati riservati;la possibilità di diffondere le informazioni attraverso
strumenti on ed off-line aumenta il rischio che tali informazioni vengano
trafugate da malintenzionati. Certamente uno dei luoghi comuni più frequenti
dell’odierno dibattito in corso nel nostro paese sul tema del diritto alla
riservatezza è l’osservazione secondo la quale “non c’è Privacy senza
sicurezza”. Infatti sia la direttiva n. 46/95 in tema di libera circolazione
dei dati personali,quanto la legge 675 del 96 sulla privacy,(a sua volta sostituita dal Dlgs. 196/2003),stanno ad indicare l’architettura della sicurezza
sia, sotto l’aspetto tecnologico,sia quello giuridico. La sicurezza del
transito dei dati su internet è un problema che riguarda principalmente la
moltitudine di navigatori che si collegano alla rete attraverso le normali linee
telefoniche o attraverso collegamenti ADSL. Si può avere una sicurezza al 100%
e una privacy al 100%? Penso proprio di no. Ma un richiamo alle regole ai
colossi della rete (Google,Skype,ecc.), in modo da coniugare protezione dei
dati e trasparenza,potrebbe rendere la rete uno strumento di democrazia. Per
quanto riguarda l’utilizzo privato del personal computer,tanti sono i problemi,
da quello legato alla pirateria del
soft-weare, alla copiatura dell’uso non autorizzato dei PGM di proprietari,ossia creati da aziende
informatiche e distribuite a pagamento,ai virus, ai diritti di autore,allo
sviluppo del commercio virtuale,agli Hacker. Oggi, tutti sono in rete dai
bambini di 10 anni ai nonni over 65. I siti di socializzazione sono un fenomeno
sociale ed economico in crescita esponenziale e tra le nuove generazioni va
promosso un uso responsabile. Soltanto attraverso la conoscenza si può arrivare
alla sicurezza. Perciò,consapevolezza e coscienza, possono allontanare una
buona parte dei pericoli della rete.
Occorre la collaborazione di tutti per
avere maggiore sicurezza soprattutto per i bambini e i ragazzi. Per questo,
internet andrebbe insegnato a scuola,far capire ai ragazzi l’importanza di
questa forma nuova di comunicazione. I giovani rischiano ogni giorno di finire
in una delle mille trappole di cui è disseminato il web. Non è per caso che la
UE ha chiesto uno sforzo sia all’industria sia agli utenti per rendere il web
meno pericoloso per la propria privacy. La rete ha una capacità straordinaria
di coinvolgimento e influenzare il sentimento di milioni di persone e lascia
tracce indelebili. Ecco,perché,internet va usato con intelligenza e soprattutto
buon senso,diversamente può diventare un canale di ingiurie, di vessazioni, di
violenza attentando alla dignità della persona umana.
Ma
se facciamo riferimento ai dati
pubblicati dai mass-media, non lasciano tranquilli i genitori. Secondo una
ricerca Save The Children, l’8% dei minori tra i 14 e i 16 anni che usa
internet, mette in rete le proprie foto in cui appaiono nudi. Socialmente ci
troviamo di fronte a una generazione curiosa che se da un lato dimostra
attenzione e familiarità nei confronti della rete a livello tecnologico,
dall’altro non ha ancora gli strumenti per poter individuare possibili pericoli
derivanti dalla stessa. Il disagio dei giovani, in questo periodo ha portato
alla cronaca fatti molto gravi che a volte sfociano nel suicidio. Come nel caso di una ragazza di 14 anni di Novara
che, a causa di messaggi offensivi diffusi sul web è stata spinta al suicidio. Oppure, il caso
dell’adolescente di 16 anni, gay, di Roma che si lancia dalla finestra, perché
veniva deriso dai suoi coetanei sul social network per la sua omosessualità.
Va
sottolineato che i giovani utilizzano internet per scopi di comunicazione
spendendo il loro tempo libero on-line, connessi ai siti social network,servizi di messaggistica e programmi di posta
elettronica .Ma spesso situazioni di sicurezza non elevata permettono a
chiunque di impossessarsi di informazioni personali . Il web è come una
medaglia a doppia faccia, si divide tra perversioni e miracoli,un po’ l’uno un
po’l’altro .Internet e diventato uno strumento indispensabile della nostra vita
ma spesso è anche il posto dove si annidano trasgressioni e desideri
inconfessati che vanno dal voyerismo, al brivido del gioco d’azzardo. Uno dei
fenomeni del momento sono ad esempio,le cosiddette web-cam girl,ossia ragazze,
giovani donne, spesso studentesse o impiegate che si spogliano o si prestano a
giochi erotici in cambio di soldi. Come più volte ricordato, la rete Internet è
strutturata per favorire la circolazione dell'informazione, che in alcuni casi
può essere pubblicata e veicolata” anonimamente”. Non per questo, bisogna
criminalizzare internet. I toni apocalittici che la stampa ha spesso usato al
riguardo hanno creato, in maniera ovviamente non del tutto ingiustificata, un
sentimento di diffidenza che porta tipicamente a considerare la rete come uno
strumento inadatto ai ragazzi e ai bambini. Non è cosi. Se da un lato esiste un
rischio effettivo che giovani e giovanissimi possano raggiungere informazioni
riservate ai soli adulti, dall'altro è anche vero che iniziano a diffondersi
strumenti efficienti per guidare la navigazione dei bambini e ragazzi verso rotte sicure. Colpevolizzare
il web però sarebbe un errore e lo
dimostra il fatto che in molti casi è stato proprio grazie al suo utilizzo che
si sono potuto sconfiggere tragedie. A. Eisten diceva:”la perfezione della tecnologica e la confusione degli obbiettivi
sembrano caratterizzare la nostra epoca. Probabilmente aveva ragione.
Sossio Settembre
Nessun commento:
Posta un commento