mercoledì 25 settembre 2013

Q
 
VENERDI' 4 OTTOBRE CONVEGNO
 
4/5 OTTOBRE 2013 FIRENZE
ISTITUTO DEGLI INNOCENTI
SALONE BRUNELLESCHI
 
 
LUDOTECHE LUOGHI COMUNI ?
 
VENERDI'
La mattina
SALUTI ISTITUZIONALI
(Comune di Firenze -Istituto degli Innocenti -Regione Toscana)
 
INTERVENGONO
ARIANNA GUARNIERI
GIANFRANCO STACCIOLI
GABRIELLA FAVARO
GEK TESSARO
STEFANO FILIPPONI
FIORETTA MARIOTTI
 
IL TEATRO DISEGNATO
IL CUORE DI CHISCIOTTE
Pranzo a Buffet  (organizzato dai ragazzi del CFP)
Il pomeriggio
WORKSHOP PARALLELI A CURA DELLE LUDOTECHE FIORENTINE
 
SABATO
Ore 15 Presentazione del volume  Alla  ricerca di....UN MARE DI GIOCHI
Ore 16 RASSEGNA DI LABORATORI DELLE LUDOTECHE FIORENTINE
APERTI ALLE FAMIGLIE E ALLA CITTA'
Organizzazione Comune di Firenze - Direzione Istruzione
via Nicolodi 2 Firenze
Tel . 055/2625824
 

Q
 
Alla Direzione Istruzione del Comune di Firenze - Servizi Educativi
Oggetto :  iscrizione al Convegno Ludoteche : luoghi comuni?
 
Il/la sottoscritto/a
 
Cognome ____________________________________  Nome _____________________________________
 
Professione __________________________________ Ente di appartenenza ________________________
 
Sede               _______________________________________
E mail             _______________________________________
Telefono        _______________________________________
 
Dichiara di iscriversi al convegno  con le seguenti opzioni :
 
 
*    workshop scelto (4 ottobre)            a            b           c          d          e           f            g
*    visita guidata alle ludoteche (5 ottobre ore 10 – 13)                    SI’            NO        
 
 
CONSENSO AI SENSI DEL D.lgs. 196 del 30.06.2003 in vigore dal 04.01.2004,    concede                SI’            NO
       
 
Reinviare la scheda di iscrizione all’indirizzo mail convegnoludotechefirenze@comune.fi.it

martedì 3 settembre 2013


FIRENZE, UN PATTO DA RISPETTARE

di Gianni Conti

 

Passeggiando per Firenze, dal centro ai quartieri periferici del nord-ovest, l'osservazione che spontaneamente emerge su ogni altra è che mai come in questa stagione si è parlato tanto di lotta al degrado facendone molta poca. A una periferia squallida e caotica, si contrappone un centro storico sempre più banalizzato e disor‑
dinato, privo di quella tutela che hanno altre città europee ugualmente assediate dal turismo di massa, vedi Parigi, Londra, Berlino, Vienna.
Il panorama urbano complessivo non è per niente incoraggiante, anche se criticare è facile e amministrare, in tempi come i nostri, è molto difficile, non solo per il cosiddetto "Patto di stabilità", ma anche per la scarsa fantasia ed esperienza di numerosi amministratori locali.
Dunque, nonostante la benevolenza della stampa, attraverso la cronaca cittadina, la difesa d'ufficio non è sufficiente ad assolvere — dopo quattro anni — la Giunta comunale nel suo complesso. Il problema
principale riguarda, in particolare, come evitare la sclerosi della città che sembra sull'orlo del collasso, e non può attendere ancora a lungo un programma organico che le consenta di razionalizzare la mobilità
cittadina e il conseguente traffico caotico, con l'infernale epicentro piazza San Marco — stazione Santa Maria Novella, con varie zone roventi, in primis l'Oltrarno. Quattro lunghi anni non sono stati sufficienti a far partire i lavori delle linee tranviarie numero
2 e 3, nonostante il cosiddetto "rinnovamento generazionale", praticato dal "Rottamatore". Ma al di là di questi gravi ritardi, sicuramente attribuibili alla scarsa esperienza di alcuni assessori, posti in ruoli troppo delicati, c'è stata molta presunzione e poca umiltà. Firenze necessita di una dedizione costante, soprattutto da parte del sindaco, eletto dai cittadini.
La stagione degli slogan e degli spot è alla fine. Ora è necessario ritrovare l'entusiasmo del primo anno, del debutto. Firenze ha necessità di  una "vera rivoluzione": una rivoluzione estetica e funzionale.

Una città capitale di cultura civile, deve dare una misura umana e, come so­stiene l'arcivescovo, ritrovare i valori dell'etica e coniugarli al pensiero e l'amore dei fiorentini, nativi e adottati. Voler dare ricette per mi­gliorare la situazione potrebbe apparire presuntuoso, ma il mio passa­to può servire di riferimento anche ai rinnovatori. Ma poi, rinnova­tori di che cosa? Il problema interessa di più il quadro politico nazio­nale. A Firenze, oggi, si riscontra una generale domanda di tutela ambientale. Un cambiamento che può essere finalizzato a un priori­tario obiettivo: elevazione della qualità della vita urbana, in partico­lare nelle ore notturne. Per raggiungere questo obiettivo è d'obbligo la risposta a due specifiche domande: lavoro e ripresa economica. Dunque a Firenze occorrono coraggiose iniziative di rinnovo urba­no, soprattutto per dotare tutti i quartieri degli indispensabili servi­zi essenziali per il miglioramento della qualità della vita quotidiana. Secondo quest'ottica si dovrà mettere mano a una serie di trasfor­mazioni urbane (aree dimesse), tese a trasformare il volto ambienta­le recuperando una serie di spazi liberi che, in parte, sono stati già in­dividuati dal sindaco nei "cento luoghi" ma, purtroppo, non portati a termine. Tutti i grandi fatti che dovranno caratterizzare il futuro di Firenze, dal sistema della mobilità al piano strutturale (inadeguato), alla realizzazione delle tramvie, al polo fieristico, al Maggio musica­le, a un grande auditorium, dovranno ragionare in termini di "Fi­renze spa". La società fiorentina saprà farlo? Come arrestare la disoc­cupazione giovanile? Oramai le uscite dal mercato del lavoro supera­no, da tempo, gli ingressi. A Firenze, oltre alle "primarie", sono necessarie anche le scuole serali per aggiornare gli amministratori lo­cali ancora non entrati in partita.